cominciamo a salire, incontriamo la bella cascata della Val Fontana la montagna che pensavsamo fosse lo Scalino, scopriamo poi dopo che è il Painale (3248 m.) arriviamo alla Cederna-Maffina, ci fermiamo a mangiare la deliziosa insalata di riso preparata il giorno prima dalle mie manine sante, incontriamo i due tipi di Lecco e intanto decidiamo il da farsi....è mezzogiorno... questo dovrebbe essere il Pizzo Painale (3248 m.) ..pensiamo che sia tardi per andare in cima allo Scalino, il mio libro dice che ci vogliono 3 ore di salita, decidiamo quindi di salire solo fino alla bocchetta...nel frattempo arrivano 3 ragazzi che stanotte si fermano qui a dormire... a cristoni e madonne, a carponi e a gattoni saliamo la ripida ganda che sale alla bocchetta....mi viene da piangere ma salgo.... nebbia, in alto non si vede altro che nebbia.... ...ci addentriamo nella nebbia..... ecco la bocchetta, un piccolo ghiacciaio che all'inizio pensiamo sia il ghiacciaio dello Scalino..."che piccolo".... nubi e nebbia....nebbia e nubi.....fa freddo...io ho lasciato la zavorra (zaino e racchette) alla capanna... ...tra la nebbia scorgiamo la vetta dello Scalino, non si può tornare indietro a un passo dalla mèta, decidiamo di salire... "an va sù?" ...."an và".....io sconsolata nella nebbia.....non si vede na mazza.... arrampicando tra le rocce arriviamo alla croce di vetta, ho fatto bene a lasciare le racchette alla Cederna, qualcun altro invece se le è tirate dietro ma le avrebbe volentieri gettate nel baratro.....insieme allo zaino.... qui in alto il cielo è limpido, in basso una coperta di nebbia fitta.... autoscatto di rito..... sguardo al Bernina... il Piano di Campagneda, la diga di Sassomoro, la Valmalenco.... ...verso ovest sempre nebbia.... ...ed eccolo il ghiacciaio dello Scalino, bellissimo!!!! In fondo la Val Poschiavo, in centro il Piz Cancian ...si sta divinamente quassù ma è tardi e dobbiamo scendere, ci riaddentriamo nel muro di nebbia, ripassiamo dalla Cederna dove recupero il mio zaino e scendiamo a valle, alle 18.30, sole tramontato e temperatura freddina, siamo a Campiascio dove la prode Viviana ci aspetta e riporta a casina....penso ai 3 ragazzi che stanno su a dormire, però dev'essere bello....c'è la luna piena e nelle notti di luna piena lo scalino si trasforma in un maniero e.......
Pizzo Scalino 3.323 m. e capanna Cederna-Maffina, 3 ottobre 2009
Partiamo da Tirano alle 7 e mezza, percorriamo la Val Fontana e alle 8.30 siamo a Campiascio in fondo al Pian dei Cavalli, perdiamo un quarto d'ora abbondante per aprire i miei bastoncini difettosi, fanno anche un volo nei maros......
A Caspoggio lo sanno bene che il Pizzo Scalino non è una montagna, lo sanno da sempre e conoscono quale è il momento esatto in cui si manifesta nella sua vera essenza. Alla mezzanotte, quando il plenilunio imbianca lo spettrale ghiacciaio, una campana nascosta sulla vetta suona pesanti rintocchi. In quel momento la montagna diventa un grande castello che sulla cima del suo torrione inalbera una croce sfolgorante di luce nella notte.Il maniero si illumina, si anima, mentre sul ghiacciaio corrono saettanti cavalli, montati da cavalieri, spettrali figure avvolti in neri mantelli svolazzanti.Soltanto quando la luna arriva a toccare il profilo del cupo castello tutto ritorna lentamente nell’ombra e nel silenzio.Ma gli abitanti di Caspoggio e i mandriani di Campascio, di Prabello, di Campagneda hanno visto ben di peggio. Nelle terribili notti in cui sulla montagna infuria la tempesta i cavalieri morti corrono sui loro scheletrici cavalli in corsa pazza sulle creste spazzate dal vento, urlando spaventosamente, scontrandosi tra loro in furibonde battaglie, illuminate dal bagliore dei fulmini. Meglio allora chiudere bene le porte della baita e ritirarsi nel letto pregando fervidamente Iddio.A testimonianza, a valle del ghiacciaio dello Scalino, sotto il Piz Cancan, esiste ancor oggi il Plan Tempesta