A Pra Campo c'è la vecchia caserma della finanza, proseguiamo verso nord ovest in direzione Pian Cavallino
La cima del Masuccio è ancora lontanissima.....
Pian Cavallino
Il Masuccio comincia a mettere il cappello..........
Autoscatto a Pian Cavallino
Il gruppo Bernina visto da Pian Cavallino
Il cippo di confine numero 10
La salita che ci aspetta, in mezzo a bassi cespugli bagnati e pungenti, sentiero pressochè inesistente.....pendenza del 40%.......
Ogni 200 metri di dislivello c'è un cippo di confine, siamo all'11......
La vista sulla valle è splendida...
Nooooooo....ha perso gli occhiali.....è sceso a cercarli. intanto io faccio merenda con focaccia
Sempre più ripido..........
Improvvisamente....un crepaccio...brutto brutto brutto.......
E siamo al 12....manca poco......
Il lago di Poschiavo da una nuova angolazione
E finalmente il tanto sognato cippo 13, da qui si può proseguire verso nord andando verso il passo Portale, oppure verso ovest verso la cima del Masuccio, andiamo verso ovest e cominciamo a percorrere la cresta, precipizio de scià e precipizio de là......
Passiamo una prima croce in ferro arrugginito e dopo un passaggio con catene arriviamo alla croce di Baruffini, davanti un altare
Il panorama
La croce di Baruffini
La rosa dei venti con canocchiale che si trova sulla cima del Masuccio
Grazie universo!!!!!!!
Il panorama
La croce di Baruffini
La rosa dei venti con canocchiale che si trova sulla cima del Masuccio
Grazie universo!!!!!!!
Torniamo indietro fino alla prima finestra tra le rocce e scendiamo attraverso la malefica pietraia, resto dell'idea che l'indigeno con cane al seguito che ci ha consigliato questa via ci abbia preso in giro, tornando in cresta verso il passo del Portone c'era il sentiero che agevolmente scendeva.....comunque vabbè...scendiamo...
L'ultimo canalone prima del laghi di Schiazzera
Il lago di Schiazzera, quello piccolo è il lac Brodec, dove ci fermiamo a mangiare e immergere i piedi doloranti nelle gelide acque.
L'ultimo canalone prima del laghi di Schiazzera
Il lago di Schiazzera, quello piccolo è il lac Brodec, dove ci fermiamo a mangiare e immergere i piedi doloranti nelle gelide acque.